La pancia di Carlotta fa dei rumori misteriosi. Soprattutto la sera, prima di dormire.
Carlotta, curiosa come sempre, decide di chiedere un po’ in giro.
-Sono i rumori della fabbrica della cacca- dice la mamma.
-Ah- fa Carlotta, ma non le crede: quella è fissata con la cacca, spia sempre nel suo vasino e, con la maestra, non parla d’altro.
-Sono le ranocchie innamorate- dice la vicina Tonia
-Ho capito- mente Carlotta che non crede nemmeno a lei. La signora Tonia sa sempre tutto di tutti gli innamorati del quartiere, certo che vede innamorati ovunque, anche nella sua pancia!
-È il canto della balena che hai nella pancia- dice il nonno –sai, le balene parlano tra loro cantando e il loro canto percorre tantissimi chilometri. Le balene sono in pericolo, ne sono rimaste poche, e così alcune di loro si sono nascoste nelle nostre pance anche se per farlo devono rimanere piccoline. E chiacchierano con altre balene in altre pance-
-Hmm- dice Carlotta per niente convinta, che il nonno stia diventando scemo?
Poi, la sera nel suo letto, ecco i rumori. Si mette una mano sulla pancia e viaggia con quel suono attraverso mari e montagne e sente una risposta venire dalla pancia di un bambino sulle Ande e da quella di una vecchietta in India e da quella di un signore a Londra e ascolta storie belle e brutte di posti vicini e lontani.
Carlotta si addormenta accarezzando la balena nella sua pancia.
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